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Emergency Medicine Practice 2020/09
11,90 €
Tasse incluse
An evidence-based approach to emergency medicine
Autori
Michael Boniface, MD
Instructor in Emergency Medicine, Mayo Clinic College of Medicine; Consultant, Department of Emergency Medicine, Mayo Clinic Florida, Jacksonville, FL
Ivan Porter, MD
Assistant Professor of Medicine, Mayo Clinic College of Medicine; Consultant, Division of Nephrology and Hypertension, Department of Medicine, Mayo Clinic Florida, Jacksonville, FL
Revisore scientifico della versione italiana: Bruno Tartaglino
Disordini acido-base: come affrontarli nel DEA
Dopo la lettura del presente articolo, sarete in grado di:
1. Descrivere le basi scientifiche che regolano l'equilibrio acido-base e i sistemi cellulari e fisiologici responsabili dell’omeostasi.
2. Utilizzare approcci differenziati e complementari per determinare e caratterizzare gli squilibri acido-base.
3. Riconoscere le comuni presentazioni cliniche che si associano normalmente agli squilibri acido-base.
4. Esporre le attuali controversie sulla gestione clinica degli squilibri acido-base.
Abstract
Le alterazioni dell'equilibrio acido-base sono la risposta fisiologica ad un’ampia gamma di condizioni sottostanti e malattie critiche. L’omeostasi della fisiologia acido-base è complessa ed interdipendente dalle funzioni polmonari e renali e dai sistemi tampone endogeni. Tradizionalmente questi disturbi venivano classificati di origine respiratoria primaria o metabolica, oppure ancora secondo la loro cronicità o stato di compenso. Mentre la letteratura esistente è ricca di revisioni sulla fisiologia, diversi studi ben progettati e linee guida di pratica clinica forniscono nuovi punti d’osservazione rilevanti sull’interpretazione e sulla gestione degli squilibri acido-base. Il nostro articolo delinea diversi metodi per caratterizzare queste alterazioni, secondo uno schema basato su casi ed algoritmi di ausilio agli esami diagnostici e all’interpretazione dell’emogasanalisi.
Questo numero di Emergency Medicine Practice intende evidenziare i punti di forza e le carenze dei vari approcci agli squilibri acido-base adottando il metodo tipico dei manuali. Vengono illustrati contesti clinici accompagnati dai corretti passaggi per la loro interpretazione. Per verificare la tua preparazione, prova ad interpretare i casi prima di leggere i riquadri “Metodo-passaggi” e “Interpretazione”.
Nei pazienti con malattie complesse o critiche vengono spesso osservati squilibri acido-base, che possono associarsi ad un’ampia varietà di condizioni sottostanti. Conoscere il modo in cui viene mantenuta l’omeostasi e saperne riconoscere e caratterizzare le anomalie è fondamentale nella pratica della medicina d’urgenza. L’acidemia viene definita come uno stato in cui il pH extracellulare è eccessivamente basso, tipicamente < 7,35. L’alcalemia è invece lo stato in cui il pH è elevato, tipicamente > 7,45.
I termini acidosi e alcalosi si riferiscono invece ai processi fisiologici sottostanti che si concretizzano in un pH anomalo. Il paziente può trovarsi in uno stato acidemico o alcalemico, ma non in entrambi. Ciononostante, possono coesistere diversi squilibri indipendenti come quello in cui un paziente è affetto contestualmente da acidosi ed alcalosi, noti come squilibri misti, la cui somma cumulata determina il pH complessivo.
Questo numero di Emergency Medicine Practice offre una panoramica dei fondamenti scientifici e dei principi fisiologici su cui si basano i paradigmi clinici, gli approcci complementari alla classificazione e alla diagnosi delle anomalie acido-base, ed alcuni casi reali che fanno luce sui metodi e criteri per la stima iniziale e sulle considerazioni da tenere presenti per particolari popolazioni e circostanze.
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