EMP 2023/10 - Diagnosi e trattamento delle pericarditi e miocarditi nel Dipartimento di Emergenza
Dopo la lettura del presente articolo, sarete in grado di:
1. Descrivere l’eziologia e le presentazioni cliniche tipiche delle pericarditi e delle miocarditi.
2. Motivare l’esecuzione dei test di laboratorio e di imaging per le suddette malattie.
3. Descrivere i trattamenti disponibili per la miocardite, compreso il supporto emodinamico e la gestione ventilatoria.
4. Elencare le indicazioni all’invio dei pazienti a Strutture dotate di ossigenazione con membrana extracorporea, contropulsatore aortico e dispositivi di assistenza ventricolare sinistra.
Abstract
Le pericarditi e le miocarditi sono malattie impegnative da diagnosticare e curare. Si manifestano tipicamente con dolore toracico e dispnea nelle persone giovani altrimenti sane, spesso nelle settimane seguenti a una malattia virale, compreso il Covid-19. Ciononostante, le eziologie possono essere molto diversificate e comprendere cause infettive, non infettive, da farmaci, e autoimmuni.
Il nostro articolo di revisione si concentra sulla valutazione, la diagnosi e la gestione dei pazienti arrivati al DEA con pericardite e miocardite e riassume le Linee Guida attuali e le strategie mediche di miglior pratica mirate ad evitare le complicanze cardiache potenzialmente pericolose per la vita.
Presentazione dei casi
Caso 1
Un uomo di 30 anni, finora in buona salute, lamenta un dolore toracico perdurante e crescente da 3 giorni…
• Riferisce di aver avuto una lieve malattia virale una settimana prima.
• All’esame il paziente appare in modesto sovraccarico volemico, con una temperatura di 38,1°C, FC 105 battiti/min, pressione 125/74 mm Hg e saturazione di ossigeno 98%.
• Sospetti una sindrome virale ma ti domandi se siano indicati il test della troponina e l’ECG.
Caso 2
Una giovane di 22 anni a cui un mese prima è stata diagnosticata una sospetta miocardite ritorna al DEA con la tosse…
• Ha un buon aspetto, con Rx torace normale e test virale rapido negativo fatto al momento.
• La temperatura è 37°C, la FC 72 battiti/min, la PA 110/80 e la saturazione di ossigeno 99%.
• È un’atleta universitaria e dice che vorrebbe tornare ad allenarsi. Appare in buone condizioni, ma tu ti chiedi se siano necessari altri esami e se sia sicuro che torni a fare sport…
Caso 3
L’ambulanza porta un uomo di 40 anni che ha subito un arresto cardiaco per strada…
• Al paziente è stata riscontrata una tachicardia ventricolare ed è stato portato al DEA; è tornato alla circolazione spontanea dopo 2 defibrillazioni.
• L’equipaggio ti riferisce che i familiari descrivono l’uomo altrimenti sano, a parte una recente virosi.
• La temperatura è 37°C, la FC 32 battiti/min, la PA 80/45 mm Hg e la saturazione d’ossigeno 90%.
• Non è molto reattivo, ha un blocco cardiaco di terzo grado e frazione di eiezione notevolmente ridotta osservata all’ecografia al letto.
• E adesso ti domandi: perché un uomo così giovane deve avere un arresto cardiaco? Quali trattamenti sono da iniziare subito, e poi quali altri specialisti serviranno?
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