Emergency Medicine Practice 2020/02

11,90 €
Tasse incluse
An evidence-based approach to emergency medicine
Autori
Abdulaziz Almehlisi, MBBSA
ssistant Professor, Department of Emergency Medicine, King Saud University, Riyadh, Saudi Arabia 
Christopher Tainter, MD, RDMS
Associate Clinical Professor, Department of Anesthesiology, Division of Critical Care and Department of Emergency Medicine University of California-San Diego, San Diego, CA 
 
Revisore scientifico della versione italiana: Bruno Tartaglino
Formato

Riferimento: EMP2020_0220
ISBN / ISSN: 1592-3533
Autori: AAVV
Tipologia di Prodotto: Rivista
Anno di pubblicazione: 2020
Formato: pdf
Pagine: 30
Descrizione dettagliata
La terapia del dolore nel DEA: superiamo gli oppiodi
 
Obiettivi formativi
Dopo la lettura del presente articolo, sarete in grado di:
1. Esporre l’epidemiologia e la fisiopatologia del dolore acuto.
2. Descrivere i meccanismi di trattamenti e tecniche contro il dolore sia farmacologici che non farmacologici.
3. Elencare le strategie di valutazione e trattamento del dolore in situazioni difficili.
4. Spiegare, sulla base dell’evidenza scientifica, l’efficacia delle diverse terapie farmacologiche.

 
Abstract
Il dolore è un fattore che accomuna molti degli accessi al Pronto Soccorso. Mentre gli oppioidi restano il fulcro del trattamento di molti pazienti, l’eccesso di prescrizione e il loro uso inappropriato sono diventati epidemici negli USA. La conoscenza incompleta delle alternative disponibili aumenta il problema, causando un sovraimpiego e un cattivo uso di queste sostanze. Le linee guida nazionali e le dichiarazioni di consenso sottolineano l’importanza di approfondire le strategie terapeutiche che non prevedono oppioidi, sia farmacologiche che non, nella gestione dei pazienti con dolore acuto. La nostra revisione scientifica aggiorna la fisiopatologia del dolore e delle sindromi dolorose, illustrando le raccomandazioni circa varie modalità non oppioidi di trattamento. 
 
 
I farmaci oppiodi sono tra i più usati nell’analgesia, semplici ed efficaci tanto da far trascurare altre possibilità terapeutiche. Il termine oppioide si riferisce ai farmaci che agiscono sui recettori specifici degli oppioidi, mentre oppiacei si riferisce a molecole derivate dall’oppio, esclusi i derivati sintetici e semisintetici come il fentanil e l’idromorfone. Il termine oppioide è quello estensivo attualmente accettato per questi tipi di medicinali, mentre stupefacente (droga) è il termine legale e non ha una precisa definizione medica. 
L’uso errato e l’abuso hanno causato oltre 42.000 morti negli Stati Uniti nel 2016, corrispondenti ai 2/3 di tutti i decessi da overdose. Oltre il 40% di tutti i decessi da oppioidi è avvenuto per uso improprio di sostanze prescritte ed ammonta a circa 46 morti al giorno. Dal 1999 i decessi per overdose di farmaci prescrivibili sono aumentati costantemente; è interessante osservare che durante un lieve calo avvenuto intorno al 2010 si sia registrata una crescita eclatante delle morti per eroina. Questo può essere l’esito di una sostituzione nel periodo in cui era divenuto più difficile ottenere gli oppiodi.
Per il medico d’urgenza è difficile gestire aspettative e sintomi e al contempo informare i pazienti sui rischi degli oppiodi e sulle alternative non oppiodi, oltretutto cercando di individuare le malattie mentali che possono contribuire al dolore cronico e  indirizzando le persone con dipendenza da oppiodi alle forme di assistenza disponibili.
 
Questo numero di Emergency Medicine Practice fornisce una base sulla gestione del dolore acuto nel PS; presenta inoltre alternative farmacologiche per alleviare il dolore aiutando a ridurre l’uso di oppiodi nel DEA.
 
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