Emergency Medicine Practice 2017/10

9,90 €
Tasse incluse
An evidence-based approach to emergency medicine
 
Responsabile scientifico ed. italinana: Bruno Tartaglino 
 
Autore: David Markel
 
Obiettivi formativi:
Dopo aver letto questo articolo, dovreste essere in grado di:
1. Individuare le insidie maggiori che possono portare ad una mancata diagnosi di SCA.
2. Applicare efficacemente gli score di rischio clinico al fine di una migliore stratificazione del rischio.
3. Individuare i pazienti che sono a basso rischio di SCA e di esiti cardiaci avversi a breve termine.
4. Applicare una strategia aggiornata, basata sull’evidenza, sull’uso di indagini confirmatorie dopo la valutazione effettuata in DEA.
Formato

Riferimento: EMP2017_1017
ISBN / ISSN: 1592-3533
Autori: AAVV
Tipologia di Prodotto: Rivista
Anno di pubblicazione: 2017
Formato: pdf
Pagine: 32
Descrizione dettagliata
Individuare i pazienti in DEA con dolore toracico e basso rischio di sindrome coronarica acuta (SCA)
Sebbene soltanto una minoranza dei pazienti che accedono al PS con dolore toracico sia affetto da una SCA, l’identificazione di quelli che possono venire dimessi in sicurezza e la decisione sull’eventuale necessità di maggiori indagini restano difficoltose. Partendo dal contesto preospedaliero fino alle disposizioni e al follow-up, questa review sistematica affronta le basi della valutazione dei pazienti del DEA definiti a basso rischio di sindrome coronarica acuta o esiti avversi. Verranno discussi gli score del rischio clinico, insieme all’evidenza e all’opportunità di indagini di conferma diagnostica. Viene anche trattato il ruolo crescente delle nuove tecnologie, quali il dosaggio ad alta sensibilità della troponina e le tecniche avanzate di imaging.
 
Introduzione 
Ogni anno negli Stati Uniti vi sono circa 8 milioni di accessi al PS per dolore toracico, ma soltanto il 13%-25% porta ad una diagnosi di sindrome coronarica acuta (SCA). La SCA è un insieme di condizioni potenzialmente letali comprendenti l’infarto miocardico con elevazione del segmento ST (ST-segment elevation myocardial infarction [STEMI]), l’infarto miocardico senza elevazione del segmento ST (non-STsegment elevation mycocardial infarction [NSTEMI]), e l’angina instabile. Nella valutazione della sospetta SCA in PS, le linee guida di consenso raccomandano l’esecuzione dell’ECG e il dosaggio dei biomarker cardiaci, oltre all’anamnesi di base, all’esame fisico e alla rx toracica. Se questi esami non risultano significativi, le linee guida raccomandano allora ulteriori indagini di conferma. Nonostante la quantità di esami che vengono tipicamente eseguiti per i soggetti con dolore toracico per sospetta SCA, uno studio di Pope et al. diventato una pietra miliare ha stimato che oltre il 2% dei pazienti con SCA viene erroneamente dimesso dal DEA, con aumento del rischio di possibile danno. Sebbene questo studio risalga a quasi 20 anni fa, la ricerca più recente mostra tassi di mancate diagnosi molto simili, indicando che la valutazione in emergenza del dolore toracico per sospetta SCA resta difficoltosa nonostante il progresso delle conoscenze e della tecnologia.
La definizione paziente a basso rischio è intrinsecamente non delineata e può avere significati diversi per i diversi operatori sanitari. Nella maggior parte della letteratura, i pazienti con dolore toracico definiti “a basso rischio di SCA” sono coloro che: 1) sono emodinamicamente stabili; 2) non presentano dati preoccupanti all’anamnesi o all’esame clinico; 3) non presentano evidenza obiettiva immediata di ischemia miocardica all’ECG iniziale ed al test dei biomarker. Le attuali linee guida di consenso definiscono ulteriormente il paziente a basso rischio come colui che presenti un rischio di grave evento cardiaco avverso o morte <1% ad un controllo dopo ≥30 giorni. Per le finalità del presente articolo, noi definiamo più ampiamente il paziente a basso rischio come quello che può essere dimesso con poche o nulle indagini ulteriori.
 
Questo numero di Emergency Medicine Practice rivede l’evidenza aggiornata sulla valutazione in DEA e sulle strategie di stratificazione del rischio nei pazienti che presentano dolore toracico da sospetta SCA.
 

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