Emergency Medicine Practice 2017/07

9,90 €
Tasse incluse
An evidence-based approach to emergency medicine
 
Responsabile scientifico ed. italinana: Bruno Tartaglino 
 
Autori: Devjani Das, Lea Salazar
Formato

Riferimento: EMP2017_0717
ISBN / ISSN: 1592-3533
Autori: AAVV
Tipologia di Prodotto: Rivista
Anno di pubblicazione: 2017
Formato: pdf
Pagine: 36
Descrizione dettagliata
I traumi maxillofacciali: gestire le lesioni complesse potenzialmente pericolose e sfiguranti
I pazienti con traumi maxillofacciali richiedono una valutazione attenta a causa della prossimità anatomica della regione maxillofacciale al cranio e al collo. Le lesioni facciali coprono una gamma che va da lacerazioni dei tessuti molli e fratture nasali non scomposte alle fratture severe complesse, alle lesioni oculari e alle eventuali lesioni cerebrali. Sebbene le linee guida ATLS (Advanced Trauma Life Support) forniscano uno schema di gestione del paziente con traumi, esse non costituiscono una referenza dettagliata per molte lesioni facciali minute o complesse. Questo numero apporta un approccio più esteso e sistematico all’indagine secondaria della zona maxillofacciale e alla gestione nel Dipartimento d’emergenza delle lesioni facciali. Oltre ad una revisione complessiva della fisiopatologia dei traumi maxillofacciali, delle lesioni associate e dell’esame fisico, questa review affronterà gli aspetti pertinenti di imaging, trattamento e disposizioni.
 
Introduzione 
Negli ultimi decenni l’incidenza dei traumi maxillofacciali nei DEA è aumentata in tutto il mondo, a seguito della crescente urbanizzazione e industrializzazione. L’eziologia delle lesioni facciali varia tra i Paesi, in funzione dei fattori locali specifici socioeconomici, culturali ed ambientali.1
Le lesioni maxillofacciali possono essere particolarmente difficili da esaminare, dato che possono variare dalle semplici lacerazioni dei tessuti molli alle fratture ossee facciali complesse. Mancare il riconoscimento e pertanto approcciare in modo errato le lesioni concomitanti in un paziente che ha subito traumi multipli può avere un impatto negativo sulla morbilità complessiva. In uno studio, il 9% dei pazienti con traumi maxillofacciali importanti aveva concomitanti lesioni cerebrali. L’obiettivo primario nella gestione dei traumi maxillofacciali in PS è riconoscere le complicanze potenziali e gestire una via aerea difficile, se necessario. È anche fondamentale eseguire un’indagine secondaria che comprenda la valutazione di eventuali fratture ossee nasali, orbitali, mascellari e mandibolari. La valutazione iniziale del paziente con lesioni maxillofacciali deve anche escludere ogni lesione pericolosa per la vista. Un’emorragia potenzialmente letale causata da lesioni maxillofacciali isolate non è frequente; può tuttavia manifestarsi ipovolemia da lesioni concomitanti. La valutazione tempestiva di tutti i pazienti traumatizzati richiede di prendere in considerazione la possibilità di lesioni spinali, particolarmente nel paziente privo di coscienza o obnubilato.
 
Il presente numero di Emergency Medicine Practice fornisce una rassegna sistematica della letteratura insieme alle raccomandazioni di miglior pratica per aiutare i medici d’urgenza nella gestione iniziale dei pazienti che si presentano con lesioni maxillofacciali. Attualmente le linee guida ATLS (Advanced Trauma Life Support) sono considerate il riferimento principale per la gestione iniziale di tutti i pazienti con traumi; molti studi hanno tuttavia affrontato i limiti di tali linee guida.3 Questo numero integrerà le linee guida ATLS fornendo una discussione più ampia delle scelte diagnostiche e di gestione di questi pazienti.

 
 
 
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