Emergency Medicine Practice 2016/04
9,90 €
Tasse incluse
An evidence-based approach to emergency medicine
Responsabile scientifico: Bruno Tartaglino
Trattamento evidence-based dell’ipotermia accidentale nel Dipartimento d’Emergenza
L’ipotermia accidentale viene definita come un calo involontario della temperatura corporea centrale al di sotto dei 35°C. Può avvenire in qualunque clima e qualsiasi momento, dato che non è sempre conseguenza di un’esposizione ambientale; malattie sottostanti o copatologie possono giocarvi un ruolo importante. Anche se esiste una certa variabilità della sua presentazione clinica, l’ipotermia produce uno schema prevedibile di risposte fisiologiche e manifestazioni cliniche; sono stati riportati numerosi impressionanti casi di sopravvivenza conseguenti ad un suo trattamento efficace. Le strategie terapeutiche si basano sulla prevenzione di ulteriore perdita di calore, sulla rianimazione mediante infusione di liquidi, sull’applicazione di adeguate tecniche di riscaldamento e trattamento delle aritmie cardiache. Il riscaldamento può essere passivo o attivo e/o interno o esterno, secondo il grado di severità e le risorse disponibili. Il presente numero fa luce sul riscaldamento efficace e sulla prevenzione di ulteriore morbilità o della mortalità.
Dopo aver letto questo articolo, dovreste essere in grado di:
1. Descrivere le variazioni fisiologiche attese nei casi di ipotermia.
2. Identificare i tipici parametri vitali e i rilievi diagnostici nell’ipotermia lieve, moderata e severa.
3. Sviluppare un approccio sistematico ed evidence-based al trattamento di un paziente con ipotermia lieve, moderata o severa, che presenti o meno instabilità emodinamica.
L’ipotermia accidentale viene definita come un calo involontario della temperatura corporea centrale al di sotto dei 35°C. Può avvenire in qualunque clima e qualsiasi momento, dato che non è sempre conseguenza di un’esposizione ambientale; malattie sottostanti o copatologie possono giocarvi un ruolo importante. Anche se esiste una certa variabilità della sua presentazione clinica, l’ipotermia produce uno schema prevedibile di risposte fisiologiche e manifestazioni cliniche; sono stati riportati numerosi impressionanti casi di sopravvivenza conseguenti ad un suo trattamento efficace. Le strategie terapeutiche si basano sulla prevenzione di ulteriore perdita di calore, sulla rianimazione mediante infusione di liquidi, sull’applicazione di adeguate tecniche di riscaldamento e trattamento delle aritmie cardiache. Il riscaldamento può essere passivo o attivo e/o interno o esterno, secondo il grado di severità e le risorse disponibili. Il presente numero fa luce sul riscaldamento efficace e sulla prevenzione di ulteriore morbilità o della mortalità.
Dopo aver letto questo articolo, dovreste essere in grado di:
1. Descrivere le variazioni fisiologiche attese nei casi di ipotermia.
2. Identificare i tipici parametri vitali e i rilievi diagnostici nell’ipotermia lieve, moderata e severa.
3. Sviluppare un approccio sistematico ed evidence-based al trattamento di un paziente con ipotermia lieve, moderata o severa, che presenti o meno instabilità emodinamica.
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