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Azione disciplinare a carico di un odontoiatra

Azione disciplinare a carico di un odontoiatra

La Corte di Cassazione, sezione seconda civile, con la recente sentenza n. 3612/2024, depositata il 08.02.24, esaminando questioni inerenti in linea generale l’ambito oggettivo del potere sanzionatorio dell’Ordine e della Commissione degli Odontoiatri e l’eventuale sua prescrizione, ha affermato che - in base al disposto degli artt. 1 del codice deontologico del 2014 di categoria (che prevede espressamente che “Il Codice regola anche i comportamenti assunti al di fuori dell’esercizio professionale quando ritenuti rilevanti e incidenti sul decoro della professione”) e 38 del DPR n. 221/1950 (che stabilisce che la rilevanza disciplinare delle condotte dei sanitari non è limitata solo alle condotte strettamente inerenti all’esercizio della professione sanitaria, ma si estende a tutte quelle condotte che siano disdicevoli al decoro professionale anche per attività extra professionale) - sono astrattamente sanzionabili anche comportamenti tenuti all’interno di una associazione di categoria avente finalità istituzionali correlate all’esercizio della professione sanitaria; che il termine quinquennale di prescrizione, cui è soggetta l'azione disciplinare, decorre dalla commissione dell'illecito, ma è interrotto dall'eventuale avvio di procedimento penale a carico dell'incolpato e riprende a decorrere solo dopo il passaggio in giudicato della sentenza penale; che, ancora questo termine è interrotto con effetto istantaneo dal promovimento dell'azione disciplinare in sede amministrativa, mentre durante lo svolgimento della fase giurisdizionale davanti alla Commissione Centrale si produce, ai sensi dell'art. 2945, comma 2, c.c., l'effetto permanente dell'interruzione.

a cura di Sergio Fucci - Giurista e bioeticista, già consigliere presso la Corte d’Appello di Milano.

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