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C.T.U.

C.T.U.

La Suprema Corte, terza sezione civile, con la recente sentenza n. 20532/2023, depositata il giorno 17.07.23, ha affermato, in linea generale, che il C.T.U., pur non esercitando funzioni giudiziarie in senso tipico, svolge nell'ambito del processo una pubblica funzione quale ausiliare del giudice nell'interesse generale e superiore della giustizia, rispondendo penalmente, disciplinarmente e civilmente della prestata attività, con obbligo di risarcire il danno cagionato in violazione dei doveri connessi all'ufficio; che, inoltre, la diligenza nell'esecuzione delle indagini affidategli, costituendo (a norma degli artt. 64 e 193 cod. proc. civ.) un preciso, quanto ovvio, obbligo del consulente, rappresenta soltanto il presupposto necessario affinché il parere dell’ausiliario sia meritevole della considerazione del giudice che, pertanto, non è dispensato dal dovere di valutare l’intrinseca attendibilità del parere stesso in rapporto alle specifiche censure contro di esso formulate dalla parte interessata.

a cura di Sergio Fucci - Giurista e bioeticista, già consigliere presso la Corte d’Appello di Milano e magistrato tributario

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