Emergency Medicine Practice 2019/01

€11.90
Tax included
An evidence-based approach to emergency medicine
 
Autori: Faheem Guirgis, Lauren Page Black, Elizabeth L. DeVos, 

Revisore scientifico della versione italiana: Bruno Tartaglino
Format

Reference: EMP2019_0119
ISBN: 1592-3533
Authors: AAVV
Product type: Magazine
Year of publication: 2019
Format: pdf
Pages: 42
Description
Aggiornamenti e controversie sulla gestione in urgenza della sepsi e dello shock settico
 
Dopo la lettura del presente articolo, dovreste essere in grado di:
1. Descrivere i metodi a disposizione per l’individuazione rapida della sepsi nei pazienti che presentano segni e sintomi di infezione.
2. Elencare gli elementi dello score SOFA (Sequential [Sepsis-related] Organ Failure Assessment) e la sua utilità nella pratica clinica.
3. Fornire le raccomandazioni specifiche per la gestione tempestiva della sepsi e dello shock settico.
4. Illustrare le implicazioni degli standard (national quality metrics) di qualità per la cura della sepsi. 
 
La sepsi è una condizione comune e pericolosa per la vita il cui riconoscimento ed avvio del trattamento richiedono tempestività. La diagnosi e la terapia della sepsi e dello shock settico sono fondamentali per i medici d’urgenza, i quali devono essere competenti sugli indicatori clinici e di laboratorio delle insufficienze d’organo evidenti o più nascoste, sul controllo delle fonti di infezione e sui protocolli di rapida individuazione dei segnali precoci dello shock settico. Il presente articolo opera una revisione strutturata della letteratura sulla gestione della sepsi, con attenzione all’evidenza scientifica, alle linee guida e ai protocolli aggiornati.
 
La sepsi è causata da un’infezione sistemica ed è una risposta anomala e pericolosa per la vita all’infezione stessa. Le anomalie immunitarie indotte dai patogeni infettanti o dal danno ai tessuti producono sia gli aspetti infiammatori che immunosoppressivi della malattia, provocando disfunzioni d’organo e possibile morte. La sepsi può portare ad anomalie cellulari e deficit di perfusione, causando lo shock settico. Le strategie di gestione ottimale della sepsi sono state oggetto di intensa ricerca da quando un lavoro fondamentale di Rivers e Colleghi, pubblicato nel 2001, rilevò una mortalità ridotta del 16% a seguito dell’applicazione randomizzata di un gruppo di interventi terapeutici (bundle) precoce ed aggressivo detto early goal-directed therapy (EGDT). Questo prevedeva la somministrazione di fluidi, inotropi e sangue, e il raggiungimento di obiettivi emodinamici che migliorassero l’ossigenazione tissutale, espressa come saturazione venosa centrale > 70%. Ma da quando tre trial multicentrici non sono riusciti a confermare i risultati di questo studio, l’EGTD non viene più raccomandato. Ciononostante, in generale, è raccomandato un trattamento precoce ed aggressivo della sepsi in quanto ha mostrato di contribuire al miglioramento degli esiti.
Questo numero di Emergency Medicine Practice opera una revisione dei recenti cambiamenti nei criteri, negli elementi prognostici e nei riferimenti qualitativi sulla sepsi e fornisce le raccomandazioni sul riconoscimento e trattamento in DEA di sepsi, sepsi severa e shock settico. 
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