Emergency Medicine Practice 2018/07
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An evidence-based approach to emergency medicine
L’ittero nel Dipartimento di Emergenza: difficoltà diagnostiche e terapeutiche
Negli Stati Uniti vi sono annualmente circa 52.000 accessi al P.S. da parte di pazienti che si presentano con ittero. Sebbene molti di essi non abbiano una patologia immediatamente pericolosa per la vita, è fondamentale che il medico d’urgenza comprenda la fisiopatologia dell'ittero e sia di conseguenza orientato verso il corretto iter diagnostico per individuare le situazioni critiche. I pazienti che presentano l’ittero possono necessitare di antibiotici EV, di intervento chirurgico urgente e, in casi severi, di trapianto d’organo. Questo articolo si concentrerà sulle difficoltà della valutazione e del trattamento dell’ittero nel DEA, impiegando la migliore evidenza disponibile in letteratura.
L’ittero non è una diagnosi, ma piuttosto una manifestazione fisica conseguente a elevata bilirubina plasmatica.
Normalmente non si presenta come il sintomo principale; al contrario i pazienti itterici riferiscono spesso sintomi collegati
alla patologia sottostante, come dolore addominale, prurito e vomito, o ingestione di sostanze. L’iperbilirubinemia non
coniugata può essere neurotossica nei neonati, causando encefalopatia (kernittero) e morte. Negli adulti l’ittero serve
da marker di disfunzioni ematologiche o epatobiliari potenzialmente gravi, come emolisi massiva, insufficienza epatica
fulminante o colangite ascendente. Fortunatamente la maggioranza dei pazienti con l’ittero presenta un decorso più lento.
La frequenza e l’eziologia dell’ittero variano secondo la popolazione osservata.
Normalmente non si presenta come il sintomo principale; al contrario i pazienti itterici riferiscono spesso sintomi collegati
alla patologia sottostante, come dolore addominale, prurito e vomito, o ingestione di sostanze. L’iperbilirubinemia non
coniugata può essere neurotossica nei neonati, causando encefalopatia (kernittero) e morte. Negli adulti l’ittero serve
da marker di disfunzioni ematologiche o epatobiliari potenzialmente gravi, come emolisi massiva, insufficienza epatica
fulminante o colangite ascendente. Fortunatamente la maggioranza dei pazienti con l’ittero presenta un decorso più lento.
La frequenza e l’eziologia dell’ittero variano secondo la popolazione osservata.
Obiettivi formativi:
Dopo la lettura del presente articolo, dovreste essere in grado di:
1. Riassumere la fisiopatologia dell’ittero.
2. Descrivere l’idoneo iter diagnostico per un paziente con ittero.
3. Descrivere le cause di ittero pericolose per la vita.
4. Conoscere la valutazione e la gestione dell’ittero neonatale e delle donne gravide.
Dopo la lettura del presente articolo, dovreste essere in grado di:
1. Riassumere la fisiopatologia dell’ittero.
2. Descrivere l’idoneo iter diagnostico per un paziente con ittero.
3. Descrivere le cause di ittero pericolose per la vita.
4. Conoscere la valutazione e la gestione dell’ittero neonatale e delle donne gravide.
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