Emergency Medicine Practice 2021/08

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شامل للضريبة
An evidence-based approach to emergency medicine 
 
Autori: Brian Milman, MD
Assistant Professor, Department of Emergency Medicine, University of Oklahoma School of Community Medicine, Tulsa, OK 
 
Boyd D. Burns, DO, FACEP
Professor and George Kaiser Family Foundation Chair in Emergency Medicine, University of Oklahoma School of Community Medicine, Tulsa, OK 
 
Revisore scientifico della versione italiana: Bruno Tartaglino
 
صيغة

المرجع: EMP2021_0821
الرقم الدولي المعياري: 1592-3533
المؤلفون: AAVV
نوع المنتج: مجلة
سنة النشر: 2021
شكل: pdf
الصفحات: 32
الوصف
Fibrillazione atriale: diagnosi e gestione nel Dipartimento di Emergenza
 
 
Obiettivi formativi
 
Quali sono i segni clinici della fibrillazione atriale? E del flutter atriale?
• Come usare gli score clinici per definire il rischio e decidere la terapia?
• Correggere la frequenza o il ritmo? Cardioversione farmacologica o elettrica?
 
Dopo la lettura del presente articolo, sarete in grado di:
1. Individuare la fibrillazione atriale (FA) e il flutter atriale (FlA) in base all’ECG e alla presentazione clinica.
2. Prescrivere gli esami di laboratorio e di imaging idonei per la FA.
3. Impiegare gli score clinici per individuare i pazienti a rischio di complicanze.
4. Scegliere correttamente tra una strategia di correzione della frequenza o del ritmo cardiaco secondo le diverse presentazioni dei pazienti e le loro condizioni cliniche.
 
 
Abstract
La fibrillazione atriale è la forma di aritmia più frequentemente osservata nei DEA. Nei pazienti di oltre 65 anni la sua incidenza si avvicina al 10% ed è atteso che il numero di pazienti affetti quasi raddoppierà nei prossimi 30 anni. La fibrillazione atriale e le comorbilità ad essa associate comportano anche notevoli costi sanitari. Talvolta i riscontri ECG sono poco evidenti ma è necessaria la diagnosi precoce per ampliare il numero degli esiti favorevoli, specialmente quando i pazienti presentano compromissione cardiovascolare. Il nostro articolo di revisione comprende le raccomandazioni basate sulle evidenze scientifiche sul controllo della frequenza piuttosto che del ritmo, tratta la scelta della cardioversione farmacologica o elettrica, valuta i rischi tromboembolici e presenta le possibilità di anticoagulazione. 
 
Presentazione dei casi
Caso 1
Un uomo di 58 anni con precedenti di fibrillazione atriale e diabete, in terapia con rivaroxaban, lamenta palpitazioni comparse dopo essere andato in bicicletta…
• All’esame fisico risulta apiretico, con pressione di 165/82 mm Hg; all'ECG la frequenza cardiaca è 160 bpm aritmica con complessi larghi.
• Sospetti la FA con aberranza o un preesistente blocco di branca, e inizi a pensare al modo migliore di
riportare sotto controllo la frequenza cardiaca.
• Ti chiedi se si possa cardiovertire in sicurezza il paziente, che è scoagulato, e dimetterlo…
Caso 2
Una donna di 33 anni viene trasportata in ambulanza dopo un episodio di sincope…
• Ha già avuto vari episodi simili in passato, mentre non riferisce altri problemi medici.
• Solitamente, dopo gli episodi precedenti risultava asintomatica e non è mai stata esaminata, ma questa
volta le è rimasto un persistente dolore toracico e si è decisa a chiamare i soccorsi.
• L’ECG mostra una tachicardia irregolare a complessi larghi con frequenza di 200 bpm.
• Ti domandi se sia sopraventricolare o ventricolare e quale sia il miglior modo di stabilizzare la giovane…
Caso 3
Una donna di 67 anni senza precedenti cardiaci avverte da 5 giorni una crescente astenia, e questo è
l’unico sintomo…
• L’ECG mostra una FA con frequenza di 158 bpm e la pressione è 84/58 mm Hg.
• Il tuo collega ti dice che cardiovertire questi pazienti lo preoccupa e ti chiede come gestire la FA rapida
in presenza di ipotensione…
 
 
 
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