Una biblioteca è una stanza di amici.
Tahar Ben Jelloun
Quando quindici anni fa ho iniziato la mia carriera in un piccolo DEA di provincia, la paura era tanta: l’inesperienza, l’incognita che ogni notte in pronto soccorso riserva, la grande responsabilità della vita di un paziente nelle tue mani.
Poter contare su un testo scritto da chi aveva vissuto quelle stesse emozioni ed esperienze prima di me, ha fatto la differenza.In rete trovi tante risposte, ma occorre avere tempo per scegliere quella giusta e adatta alla tua realtà nel mare di soluzioni offerte e spesso, nella gestione del paziente critico, il tempo è tiranno.
Un libro è lì accanto a te, lo trovi subito sulla scrivania, con le soluzioni proposte dagli autori che hanno dedicato tempo a studiare ed interpretare la più recente letteratura disponibile.Un libro cresce con te e con la tua professionalità: una sottolineatura dopo l’altra, piccoli tratti a margine e annotazioni che ti rendono prontamente disponibile il dato che cercavi.E, se hai la fortuna di lavorare con un gruppo di colleghi che utilizza il tuo stesso testo, è un’ottima opportunità per uniformare l’operato, per standardizzare la gestione del paziente, per “fare squadra”.
In quest’ottica abbiamo sentito forte l’esigenza di rinnovare i farmaci e i protocolli della seconda edizione di “Farmaci e Procedure in Medicina d’Urgenza”, libro che ci ha aiutato a crescere professionalmente. Il nostro impegno, e ci auguriamo di esserci riusciti, è stato quello di scrivere un libro che possa continuare ad essere un valido strumento, pratico ed aggiornato, di supporto nei lunghi e talvolta difficili turni di lavoro.
Francesca Bosco
Nel 1997 scrissi: «Ci sono dei momenti nei quali c’è proprio bisogno di qualcuno o qualcosa su cui contare. Per il paziente, certamente, sul medico che lo sta assistendo. E per il medico? Un collega, uno specialista, magari un libro».Con questo spirito decisi di scrivere la prima edizione di “Farmaci e Procedure in Medicina d’Urgenza”. Poi, nel 2007, venne la seconda edizione (libro e versione tascabile), molto ampliata, e questa, citata dalla mia Coautrice Francesca Bosco, ebbe la fortuna di diventare un riferimento per molti Medici, giovani ma non solo, di varie specializzazioni e in particolare Medici d’Urgenza. In effetti spesso ai congressi mi sono sentito dire: «Non vado a fare la notte se non ho “il Tartaglino piccolo” nella tasca del camice e il libro grande sulla scrivania». Per me, ogni volta una grande emozione!
E ora siamo alla terza edizione, totalmente riscritta e aggiornata. Ma non più “Farmaci e Procedure in Medicina d’Urgenza”, perché nel frattempo ho pubblicato altri due testi (“Medicina d’Emergenza-Urgenza - Manovre e Procedure” e “Antibiotici e Infezioni – Guida diagnostica e terapeutica”), bensì “Medicina d’Urgenza - Clinica a Farmaci”.
Un libro completamente nuovo, quindi, ma con lo stesso spirito delle due edizioni precedenti: non solo un testo di studio, ma soprattutto uno strumento di lavoro pratico, sistematico, aggiornato, di facile consultazione, che dia le risposte che si cercano in particolare nel momento dell’urgenza o per i casi più critici.
Il testo, rivolto a tutti i medici (ma anche agli infermieri) che devono gestire pazienti acuti in ambulatorio o sul territorio, in DEA o nei reparti di ricovero, è suddiviso in due grandi sezioni.
Nella prima sezione, con una impostazione simile alla precedente edizione, vengono trattati, in 66 capitoli, oltre 100 farmaci dell’urgenza che fanno parte dell’arsenale terapeutico dei Medici che operano con malati acuti. Abbiamo inserito anche indicazioni molto pragmatiche, quali modalità di preparazione, diluizione, somministrazione, velocità di infusione, utili per accelerare i tempi senza commettere errori.
Nei 47 capitoli della seconda sezione vengono trattate le affezioni, comuni o meno, più impegnative per i medici nella diagnosi e terapia in emergenza-urgenza. Nel testo abbiamo cercato di dare, in modo sintetico e rapidamente fruibile, tutte le informazioni essenziali con particolare attenzione agli aspetti terapeutici, evidenziando anche graficamente i passaggi più importanti e i trabocchetti da evitare.
Per concludere, desidero ringraziare tutti gli Autori che si sono impegnati per scrivere capitoli ricchi di informazioni indispensabili eppure sintetici, integrandoli con la loro personale esperienza clinica e aggiornandoli fino all’ultima revisione di bozze, Francesca Bosco con cui abbiamo condiviso la teoria e la pratica del libro e la revisione di tutto il materiale, Laura Raucci per la rilettura attenta dei testi e il continuo stimolo intellettuale, l’Editore e la Redazione per la completa autonomia accordataci e la puntuale collaborazione; ma soprattutto ringrazio i Lettori vecchi e nuovi, fiducioso che anche questo libro continuerà ad essere per loro un amico e buon compagno di lavoro.
Bruno Tartaglino
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