EMP 2024/10 - La gestione nel DEA dei pazienti con complicanze della dialisi

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Riferimento: EMP2024_1024
ISBN / ISSN: 1592-3533
Autori: Hemang Acharya, MD, MPH Assistant Clinical Professor of Emergency Medicine, David Geffen School of Medicine at the University of California Los Angeles; Veteran’s Administration Greater Los Angeles Healthcare System, Los Angeles, CA, Kathleen Yip, MD Assistant Clinical Professor of Emergency Medicine, David Geffen School of Medicine at the University of California Los Angeles; Veteran’s Administration Greater Los Angeles Healthcare System, Los Angeles, CA, Sabrina M. Tennant, MD Assistant Clinical Professor of Emergency Medicine, David Geffen School of Medicine at the University of California Los Angeles; Veteran’s Administration Greater Los Angeles Healthcare System, Los Angeles, CA
Curatori: Revisore scientifico della versione italiana: Bruno Tartaglino
Tipologia di Prodotto: Rivista
Anno di pubblicazione: 2024
Formato: pdf
Pagine: 28
Descrizione dettagliata

Obiettivi formativi

• Come si formula la diagnosi differenziale per i pazienti che manifestano complicanze del trattamento dialitico?

• Come si trattano le complicanze dell’accesso vascolare per la dialisi?

• Quali sono i trattamenti raccomandati per la peritonite associata alla dialisi peritoneale?

Dopo la lettura del presente articolo, sarete in grado di:

1. Ipotizzare e formulare una diagnosi differenziale basata su organi e apparati per i pazienti in emodialisi che accedono al PS.

2. Descrivere e trattare le affezioni comuni dei pazienti in emodialisi con malattia renale all’ultimo stadio.

3. Evidenziare il trattamento delle comuni complicanze relative all’accesso emodialitico, come gli pseudoaneurismi e la trombosi.

4. Descrivere la diagnosi e la gestione della peritonite nei pazienti sottoposti alla dialisi peritoneale.

Abstract

Negli Stati Uniti vi sono oltre 450.000 pazienti in dialisi a causa della loro malattia renale all’ultimo stadio. Rispetto alla popolazione generale essi rappresentano un numero sproporzionato di accessi al PS a causa della maggiore incidenza di infezioni e di complicanze cardiovascolari, oltre alle difficoltà specifiche del processo dialitico in sé, come i problemi dell’accesso vascolare e la sindrome da squilibrio dialitico. Il nostro articolo affronta la fisiopatologia emergente dalle complicanze dell’emodialisi e della dialisi peritoneale, insieme alla valutazione e al trattamento iniziale nel DEA, secondo le migliori evidenze attuali.

Presentazione dei casi

Caso 1

Un uomo di 63 anni in emodialisi arriva al PS presentando un’ulcerazione cutanea sulla fistola…

• Il medico curante gli ha detto di far esaminare la fistola arterovenosa.

• Il paziente riferisce che ha quell’erosione da diversi giorni. Non gli sembra che stia peggiorando e non lamenta dolore.

• Ha un aspetto sano e i parametri vitali sono normali. All’esame osservi una certa erosione cutanea che pare avere una crosta sovrastante ma nessun eritema o sanguinamento circostante, ma sospetti che forse quella fistola è ingrandita.

• Ti chiedi perché il paziente sia stato inviato al PS e se necessiti di una valutazione urgente della fistola dato che l’area non sembra infetta e non sanguina…

Caso 2

Una donna di 75 anni diabetica, ipertesa e con malattia renale all’ultimo stadio, in emodialisi, arriva in ambulanza per un sospetto ictus intervenuto durante la seduta odierna di dialisi…

• Riferisce che ha iniziato la dialisi recentemente e che ha avuto 4 sedute precedenti, senza problemi. Durante quella di oggi ha iniziato improvvisamente ad avvertire capogiro e una certa confusione, ma senza alcun deficit focale.

• Il personale dell’ambulanza riferisce che la glicemia al momento del soccorso era di 150 mg/dl. I parametri vitali sono normali. La signora ha un buon aspetto, è vigile e orientata. Risponde alle domande e riesce a muovere tutti gli arti correttamente, ma continua ad avvertire vertigini e a sentirsi “strana”.

• Tu ti domandi se possa aver avuto veramente un ictus, dati i sintomi di capogiro aspecifici, o se stia succedendo qualcos’altro…

Caso 3

Un uomo di 52 anni in dialisi peritoneale arriva lamentando un dolore addominale…

• Dice che a seguito dell’ultima seduta di dialisi, dopo l’asportazione di tutto il liquido dializzato, ha osservato che questo era torbido.

• Il paziente appare in buone condizioni e ha i parametri vitali normali. All’esame addominale rivela borborigmi addominali e diffusa dolorabilità addominale alla palpazione, con effetto rebound. Il catetere della diagnosi peritoneale è pulito e non vi sono perdite purulente.

• Ti chiedi quali esami di laboratorio o di imaging siano da eseguirsi…

Il nostro articolo di Emergency Medicine Practice affronta la diagnosi e la gestione delle complicanze da emodialisi e dialisi peritoneale nei pazienti affetti da ESRD. Analizzeremo anche le cure generali dei pazienti in dialisi, quali l’analgesia e la somministrazione del mezzo di contrasto EV, oltre a considerazioni particolari sulla gestione delle donne gravide, dei bambini e degli anziani.

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