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Danno erariale

Danno erariale

Un dirigente medico del reparto di chirurgia maxillo facciale di un ospedale per errore (causato, secondo la sua tesi, da un'emorragia che aveva impedito la visione completa del campo chirurgico) nell’eseguire un programmato intervento di avulsione di un dente toglie il dente 47 invece che il dente 48 affetto da disodontiasi.

L’azienda sanitaria transige la controversia con il paziente corrispondendo al danneggiato la somma di euro 8.630,00 e poi segnala il fatto alla Procura della competente Corte dei Conti che cita in giudizio il chirurgo per sentirlo condannare al pagamento della predetta somma a titolo di danno erariale cagionato per grave colpa, in quanto la condotta del sanitario era stata caratterizzata da una macroscopica devianza dai canoni di diligenza e perizia tecnico-professionali.

Il chirurgo, che sentito dal Comitato di valutazione sinistri dell’azienda ospedaliera aveva confermato la propria responsabilità, costituendosi nel giudizio erariale contestava la fondatezza della domanda proposta nei suoi confronti formulando tuttavia istanza di definizione abbreviata del giudizio di responsabilità (art. 130 c.g.c.) con il pagamento della somma di euro 2.589,00, pari al 30% dell’intera somma oggetto della domanda risarcitoria.

Sentito il parere della Procura, il collegio giudicante disponeva l’ammissione del chirurgo a definire la propria posizione con il pagamento, entro trenta giorni, di una somma corrispondente ad una percentuale pari al 50% del danno erariale contestato nell’atto di citazione, che veniva fissata definitivamente in euro 4.315,00, importo poi versato dal convenuto.

La Corte dei Conti, terza giurisdizionale per la Regione Sardegna, con la recente sentenza n. 122/2025, depositata il giorno 22.07.25, preso atto del predetto versamento, dichiara l’intervenuta definizione alternativa del giudizio nei confronti del medico ai sensi dell’art.130, comma 8. c.g.c., ponendo le spese di lite dello Stato a carico del professionista stante la sua soccombenza.

A cura di Sergio Fucci - Giurista e bioeticista, già consigliere presso la Corte d’Appello di Milano.

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