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Danni da TSO in tesi illegittimo

Danni da TSO in tesi illegittimo

La Suprema Corte, terza sezione civile, con la recente sentenza n. 509/2023, depositata il giorno 11/01/2023, decidendo una controversia instaurata da un soggetto che chiedeva il risarcimento dei danni patiti per avere subito un trattamento sanitario obbligatorio in tesi illegittimo, ha affermato il seguente principio di diritto: “Il Trattamento Sanitario Obbligatorio è un evento terapeutico straordinario, finalizzato alla tutela della salute mentale del paziente, che può essere legittimamente disposto solo dopo aver esperito ogni iniziativa concretamente possibile, sia pur compatibilmente con le condizioni cliniche, di volta in volta accertate e certificate, in cui versa il paziente - e ove queste lo consentano - per ottenere il consenso del paziente a un trattamento volontario. Si può intervenire con un trattamento sanitario obbligatorio anche a prescindere dal consenso del paziente se sono contemporaneamente presenti tre condizioni: a) l'esistenza di alterazioni psichiche tali da richiedere urgenti interventi terapeutici; b) la mancata accettazione da parte dell'infermo degli interventi terapeutici proposti; c) l'esistenza di condizioni e circostanze che non consentano di adottare tempestive e idonee misure sanitarie extra-ospedaliere”.

Nel rigettare il ricorso dell’attore, la Corte di Cassazione ha osservato che, nel caso di specie, il TSO in condizioni di degenza ospedaliera era stato attivato in quanto l’interessato, affetto da un disturbo delirante cronico in fase di scompenso, aveva ripetutamente rifiutato gli interventi terapeutici proposti e nella comprovata sussistenza dei presupposti di legge (artt. 34 e 35 l. 833/78).

a cura di Sergio Fucci - Giurista e bioeticista, già consigliere presso la Corte d’Appello di Milano e magistrato tributario

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