Blog

Concorso di colpa del paziente

Concorso di colpa del paziente

La Corte di Cassazione, terza sezione civile, con la recente sentenza n. 6651/2025, depositata il giorno 13.03.25, per quel che interessa in questa sede, nel respingere la diversa tesi esposta dagli eredi di un soggetto che contestavano la riduzione della liquidazione del danno subito dal loro congiunto per non essere stato curato correttamente (riduzione operata in quanto era stato riconosciuto un suo concorso di colpa per avere aggravato con il suo comportamento la patologia cardiaca esistente), ha affermato che giustamente i giudici di merito hanno valorizzato a tal fine le dichiarazioni rese dal malato e riportate nella cartella clinica; che, invero, il paziente aveva dichiarato di bere circa un litro e mezzo di vino al giorno, oltre ad alcuni superalcolici; che, infatti, l’attestazione fatta dal medico di una dichiarazione resagli dal paziente, è in realtà attestazione di un fatto avvenuto in presenza del medico, e dunque rientrante nella fede privilegiata prevista dall’articolo 2700 c.c.; che, d’altra parte, la dichiarazione fatta dal paziente non può ritenersi un fatto attestato dal medico per precostituirsi una prova, posto che esso dipende da una volontà altrui, ossia esiste in cartella non per volontà del medico che la redige, ma per volontà del paziente che la compie; che, comunque, il fatto che la cartella contenga quella dichiarazione fa presumere che il paziente l’abbia fatta, cioè che quella dichiarazione sia veritiera in relazione al fatto che il paziente bevesse effettivamente molto.

a cura di Sergio Fucci - Giurista e bioeticista, già consigliere presso la Corte d’Appello di Milano

group_work Consenso ai cookie

Accedi

 

Confronta0Lista dei desideri0

Il tuo Carrello

Non ci sono prodotti nel carrello