Chirurgo condannato per avere indotto indebitamente una paziente a promettere e poi versargli una somma non dovuta
- 24 Ott, 2022
- News , Giurisprudenza Sanitaria , Chirurgia
La Corte di Cassazione, seconda sezione penale, con la recente sentenza n. 35164/2022, depositata il 21/09/2022, ha respinto il ricorso di un sanitario condannato in sede di appello alla pena di due anni di reclusione in relazione al delitto di cui all'art. 319 quater c.p. (così riqualificata l'originaria imputazione di concussione ex art. 317 c.p.) perché quale pubblico ufficiale (prestando la propria attività professionale presso una clinica convenzionata con il S.S.N.), abusando della propria qualità, aveva indotto una paziente affetta da stenosi alla spina dorsale a promettergli la non dovuta somma di 1000 euro (poi versata dalla figlia) per eseguire il necessario intervento chirurgico.
La Suprema Corte ha osservato, tra l'altro, che il giudice d'appello aveva giustamente evidenziato che la decisione della paziente di accettare la richiesta del sanitario era stata "condizionata" dalla sua situazione di sofferenza fisica che sperava di poter risolvere affidandosi ad un sanitario di sua fiducia che potesse operarla in una struttura convenzionata e, perciò, a carico del S.S.N.