Argomenti in psichiatria

La psichiatria nella pratica clinica presenta una varietà di situazioni talvolta difficili da interpretare e gestire; sia per motivi sociali, che legati allo stile di vita di ciascun individuo: l’espressività del disagio psichico assume infatti peculiari connotazioni che meritano l’attenzione del clinico.

 

Nel presentare una prima raccolta di aggiornamenti relativi ad alcuni argomenti di interesse psichiatrico si vuole proprio sottolineare la necessità di cogliere, nell’attualità, alcuni elementi importanti per una corretta diagnosi in psichiatria.

In particolare i primi argomenti riguardano il disturbo d’ansia di malattia, il disturbo ossessivo-compulsivo, la psiconcologia e i disturbi da sintomi somatici; si tratta di uno spaccato della psichiatria quanto mai attuale.

 

Con il Covid-19 si è in ansia per qualsiasi motivo e ogni sintomo diventa motivo di preoccupazione: il disturbo d’ansia di malattia, già noto come ipocondria, colpisce chi non ha mai avuto il Covid-19 e chi ha vissuto l’infezione sia stando a casa che in ospedale. Arrivano in ambulatorio i primi casi di soggetti preoccupati di aver contratto una “brutta malattia”, di avere i “sintomi del virus”, di “non essere guarito”.

 

Questi pazienti sono difficili da rassicurare e da gestire e richiedono una particolare attenzione da parte del clinico, onde evitare

la strutturazione dei sintomi in un disturbo di particolare gravità clinica.

Allo stesso modo aumentano i pazienti con il disturbo ossessivo-compulsivo. Con il Covid-19 vi è una maggiore necessità di “controllare”, di “pulire”, di compiere gesti che possano “evitare il contagio”, la paura è dietro l’angolo e le ossessioni diventano

incalzanti, “noiose e inibenti”, tali da compromettere il benessere soggettivo. Anche in questi casi occorre intervenire subito e rispetto al precedente disturbo gli interventi farmacologici risultano molto efficaci. 

 

Ma in questo periodo non dimentichiamoci della sofferenza di chi vive un percorso di malattia oncologica; la pandemia ha messo a nudo le criticità del sistema sanitario e in particolare proprio in merito ai pazienti oncologici si è assistito a un rallentamento dei piani assistenziali, con notevoli conseguenze sul loro benessere psicologico.