Description
 
Se la Scuola Medica Italiana, nel contesto più generale di quella Europea, vanta indiscutibili meriti nell’aver contribuito alla definizione, alla classificazione e alla sistematizzazione di molte delle malattie così come oggi le conosciamo, non può essere misconosciuto alla controparte Americana l’aver sviluppato un approccio nuovo (definibile come “pratico”) largamente basato sull’analisi sistematica delle evidenze disponibili che vengono poi convogliate in alcuni ben definiti suggerimenti applicativi. Detto approccio trova nella medicina d’urgenza il suo più naturale ambito di sviluppo e crescita.
 
Tutti noi, medici d’urgenza, nel divenire della nostra pratica quotidiana, posti di fronte a quadri clinici complicati, situazioni controverse, dubbi rispetto a presentazioni inconsuete o rare, avremmo voluto in occasioni specifiche poter disporre di un “consigliere saggio” capace di organizzare il turbinio dei nostri ragionamenti in una serie sequenziale di “appunti” utili a sbrogliare la matassa della variabilità dei casi.
 
Questo piccolo manuale risponde almeno in parte a questa esigenza con un formato agile e di facile consultazione che sacrifica, se così si può dire, l’estetica delle soluzioni grafiche alla preziosità dei consigli veicolati.
 
Il nostro lavoro di curatori dell’edizione italiana non è consistito nella mera traduzione del materiale pubblicato in lingua originale, ma si è trattato piuttosto di un’analisi dei contenuti, capitolo per capitolo, cercando laddove possibile di adattare i concetti al contesto operativo ed organizzativo della nostra realtà (per molti aspetti differente da quella americana).
Abbiamo altresì cercato di evitare informazioni non utilizzabili e per ciò stesso fuorvianti o confondenti. Laddove necessario, si è proceduto all’aggiornamento di alcuni contenuti (come ad esempio l’algoritmo ACLS o il trattamento della crisi ipertensiva) alla luce delle più recenti evidenze, mantenendo però intatto l’impianto logico originariamente voluto dagli Autori. Per alcuni argomenti di pertinenza specifica non abbiamo esitato a consultare specialisti di settore come l’oculista o l’otorinolaringoiatra.
 
Anche l’indice degli argomenti ha subito, rispetto all’originale, qualche variazione dovuta alla necessità di tradurre alcuni termini nella forma di più frequente utilizzo in Italia rendendoli più rapidamente consultabili e obbedendo, quindi, all’intenzione originale dell’opera.
Siamo ben lungi dal ritenere di aver esaurito, con questa curatela, le necessità di rapid reference oggi fortemente sentite dai medici d’urgenza in Italia, soprattutto quelli delle ultime generazioni, e saremo lieti di ricevere, soprattutto da loro, preziosi consigli per rendere più efficace il nostro sforzo.
 
Pensiamo, altresì, di aver dato un contributo fattivo e di immediato riscontro alla pratica quotidiana del medico di Pronto Soccorso (mi si consenta questa definizione, per molti obsoleta, ma ricca di esperienze e significati) attingendo ad una modalità di trasmissione delle informazioni finalizzata all’utilizzo estemporaneo non ancora sufficientemente consolidata nella nostra realtà.
Paolo Groff
Direttore Pronto Soccorso e Osservazione Breve
Azienda Ospedaliera di Perugia
 
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