EMP 2022/5 Gestione delle esacerbazioni acute dell’asma nel Dipartimento di Emergenza

€11.90
Tax included
Autori: 
Steven M. Hochman, MD, FACEP
Clinical Assistant Professor, Medical Director of Research, Department of Emergency Medicine, St. Joseph’s University Medical Center, Paterson,NJ; Rowan University School of Osteopathic Medicine, Stratford, NJ
Anthony Catapano, DO, FACOEP
Clinical Assistant Professor, Director of Medical Student Clerkship & Education, Department of Emergency Medicine,St. Joseph’s University Medical Center, Paterson, NJ; Rowan University School of Osteopathic Medicine, Stratford, NJ
Arsalan Shawl, DO
Department of Emergency Medicine, St. Joseph’s University Medical Center, Paterson, NJ
Brandon Somwaru, DODepartment of Emergency Medicine, St. Joseph’s University Medical Center, Paterson, NJ  
 
Revisore scientifico della versione italiana: Bruno Tartaglino    
Format

Reference: EMP2022_0522_O
ISBN: 1592-3533
Authors: AAVV
Product type: Magazine
Year of publication: 2022
Format: pdf
Pages: 32 cartaceo 35 online
Description

 

Gestione delle esacerbazioni acute dell’asma nel Dipartimento di Emergenza
 
Obiettivi formativi
• Quali sono le differenze fondamentali tra la gestione dell’esacerbazione e quella dell’asma cronico?
• Conosci le ultime raccomandazioni sulla terapia farmacologica?
• E le ultime sulla gestione del ventilatore?
 
Dopo la lettura del presente articolo, sarete in grado di:
1. Elencare i segni e sintomi clinici delle esacerbazioni lievi, moderate e severe dell’asma.
2. Adottare i processi diagnostici per differenziare l’asma da altre affezioni polmonari.
3. Trattare i pazienti asmatici in fase acuta con i farmaci appropriati e le tecniche ventilatorie.
4. Fornire le disposizioni del DEA ai pazienti includendovi la formazione, le avvertenze e le informazioni sul follow-up.
 
 Abstract
L’asma è una malattia delle vie aeree caratterizzata da infiammazione, iperreattività bronchiale e broncoostruzione. La diagnosi è principalmente clinica, basata su un’anamnesi mirata e sull’esame fisico per distinguerla da altre patologie come insufficienza cardiaca, polmonite ed embolia polmonare. Non si raccomandano di routine radiografie, esami di laboratorio né emogasanalisi, se non nei casi atipici o refrattari, o qualora vi sia un dubbio diagnostico. La colonna portante del trattamento dell’asma
acuto comprende i SABA (short-acting beta agonists, β-agonisti ad azione rapida), gli anticolinergici e i corticosteroidi sistemici. Il nostro articolo rivede le ultime evidenze sulle modalità diagnostiche e terapeutiche, compresi altri trattamenti farmacologici e le strategie più recenti per evitare l’intubazione.
 
Presentazione dei casi
Caso 1
Un uomo di 43 anni, asmatico con molti precedenti accessi (comprese varie ospedalizzazioni e intubazioni) viene portato al DEA…
• È ansioso e tachipnoico, usa la muscolatura accessoria per respirare ed è in forte distress respiratorio. All’auscultazione la fase inspiratoria è notevolmente ridotta e vi è un debole sibilo espiratorio. La pressione arteriosa è 155/85 mm Hg, la frequenza cardiaca 128 battiti/min, la frequenza respiratoria 30 atti/min, la temperatura 36,9°C e la saturazione di O2 91% con cannula nasale a 3 l/min.
• Lo colleghi al monitor cardiaco, inizi il trattamento e intanto valuti quali modalità si possano usare come alternativa all’intubazione…
Caso 2
Una donna di 22 anni arriva in ambulanza perché lamenta difficoltà a respirare e tosse secca. È alla 20a settimana di gravidanza, ed è stata ricoverata più volte per l’asma…
• La paziente riferisce di aver interrotto i farmaci per l’asma perché convinta che fossero dannosi per il feto.
• Ha pressione arteriosa 120/75 mm Hg, FC 115 battiti/min, FR 25 atti/min e pulsossimetria in aria ambiente 92%. Il suo sibilo è udibile chiaramente e puoi osservare lieve retrazione degli spazi intercostali. La giovane parla con frasi frammentate.
• E tu cerchi di pensare agli interventi sull’asma sicuri in gravidanza…
Caso 3
Un uomo di 50 anni con storia di asma viene portato dall’ambulanza dopo aver sofferto di sibilo e dispnea per tutto il giorno…
• Durante il trasporto in ospedale l’equipaggio gli ha somministrato corticosteroidi EV, broncodilatatori nebulizzati e solfato di magnesio, ma non vi è miglioramento clinico.
• Pressione 155/85 mm Hg, FC 125 battiti/min, FR 35 atti/min e saturazione di O2 88% con somministrazione di ossigeno 100% con maschera. Il paziente usa la muscolatura accessoria per respirare, e sta chiaramente peggiorando.
• Decidi di intubarlo prima che si scompensi ulteriormente, mentre valuti le difficoltà del gestire un paziente asmatico critico durante la ventilazione meccanica…
 
 
 Introduzione
L’asma è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree caratterizzata da sibili, dispnea, oppressione toracica e tosse. È una patologia respiratoria diffusa che interessa oltre 25 milioni di persone negli USA e 350 milioni nel mondo. La gestione nel DEA mira a stabilizzare lo scompenso respiratorio acuto e ad accompagnare il paziente ad un’efficace terapia di lungo termine.
Mentre nell’ultimo decennio il semplice approccio con β-agonisti ad azione rapida per inalazione (SABA), anticolinergici e corticosteroidi sistemici per la maggior parte delle esacerbazioni acute di asma non è cambiato sensibilmente, l’aggiunta ad essi di altri trattamenti e modalità ha subito sostanziali messe a punto. Il solfato di magnesio, la ventilazione non invasiva, la ketamina e l’adrenalina sono utilizzabili per i pazienti che non rispondono ai farmaci di prima linea, con l’obiettivo di contrastare il processo patologico evitando l’intubazione. Per i pazienti che necessitano di intubazione il miglioramento della conoscenza dei pericoli dell’iperventilazione e dei barotraumi ha portato a modificare la gestione del ventilatore introducendo il concetto di ipercapnia permissiva. Si sono aggiunte modalità ambulatoriali di valutazione e diagnostica, come la frazione di ossido nitrico
esalato (FeNO). Inoltre il trattamento cronico dei pazienti non rispondenti in modo soddisfacente alle terapie tradizionali ha acquisito nuove modalità con farmaci biologici (gli anticorpi monoclonali).
 
Questo numero di Emergency Medicine Practice illustra l’approccio scientifico alle cure d’emergenza dei pazienti con asma acuto ed evidenzia l’evoluzione nella gestione di questa malattia, particolarmente per i pazienti che manifestano esacerbazioni severe.
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