EMP 2024/07 - La gestione dei pazienti del DEA affetti da otalgia
Obiettivi formativi
• Quali sono i segni e sintomi delle cause di otalgia ad alto rischio?
• Quando è raccomandato somministrare subito antibiotici e quando si possono rinviare dopo un periodo di osservazione?
• Quando è necessario l’imaging diagnostico più avanzato?
Dopo la lettura del presente articolo, sarete in grado di:
1. Descrivere i segni, i sintomi e l’anamnesi dei pazienti con otalgia ad alto rischio
2. Descrivere i riscontri dell’esame fisico delle cause comuni di otalgia
3. Elencare le indicazioni cliniche all’imaging diagnostico avanzato
4. Esporre il trattamento e le disposizioni delle cause comuni di otalgia
5. Elencare le circostanze che richiedono il consulto specialistico.
Abstract
Nonostante la grande maggioranza delle condizioni patologiche che si associano all’otalgia non sia pericolosa per la vita, vi sono sfumature e controversie diagnostiche e terapeutiche anche riguardo le malattie più comuni come le otiti acute media ed esterna. Sono fondamentali il riconoscimento e la gestione tempestivi per ridurre morbilità e mortalità nel caso di patologie più severe, quali l’otite esterna necrotizzante, la mastoidite acuta e la pericondrite. È altrettanto fondamentale l’approccio sistematico alla valutazione di questi pazienti al fine di stabilire una diagnosi esatta, di individuare i soggetti ad alto rischio di eziologie o complicanze pericolose, e di fornire le cure ottimali. Il nostro articolo riepiloga le linee guida più recenti e offre un approccio sistematico a base scientifica alla valutazione e gestione nel DEA dei pazienti affetti da otalgia.
Presentazione dei casi
Una bambina di 3 anni viene portata al PS perché ha avuto febbre e dolore all’orecchio da tutto il giorno…
• La madre riferisce che oggi a casa la febbre è arrivata a 38,5°C ma nonostante ciò la bimba è rimasta attiva e ha mangiato normalmente. Per il resto è sana e non ha mai avuto diagnosi di otite media.
• I parametri vitali sono: temperatura 38,4 °C; FC 100 battiti/min; pressione 90/60 mm Hg; FR 24 atti/min.
• L’esame otoscopico evidenzia un rigonfiamento della membrana timpanica, con ridotta mobilità all’insufflazione. Ti domandi se siano necessari gli antibiotici o se sia meglio tenere la bambina in osservazione…
Caso 2
Un uomo di 70 anni affetto da diabete mellito si presenta con un’otalgia severa persistente al lato sinistro con otorrea dopo 2 settimane dalla diagnosi di otite esterna acuta…
• Riferisce che i sintomi non stanno migliorando nonostante l’applicazione di gocce di ciprofloxacina/desametasone. Descrive l’otalgia severa, con cefalea al lato sinistro insieme a dolore facciale adiacente all’articolazione temporo-mandibolare.
• All’arrivo al DEA ha febbre a 38,3 °C, mentre gli altri parametri vitali sono normali.
• All’esame il condotto uditivo esterno appare macerato ed edematoso e si osserva tessuto granuloso al giunto osseo-cartilagineo.
• Valuti se si tratti di un’otite esterna necrotizzante e inizi a programmare i primi passaggi di trattamento…
Caso 3
Un ragazzo di 19 anni arriva per un trauma all’orecchio che ha subìto durante un incontro di wrestling…
• L’allenatore riferisce che non vi è stata perdita di conoscenza durante il fatto.
• I parametri vitali sono: temperatura 36,8 °C; FC 70 battiti/min; pressione 118/62 mm Hg; FR 12 atti/min. l’esame neurologico dà esito normale.
• A un’indagine secondaria osservi un’area dolorabile e fluttuante di edema sulla superficie anteriore della pinna destra, con ecchimosi sovrastante.
• Ti ricordi che questo tipo di lesione traumatica può condurre a un cattivo risultato estetico, quindi inizi a valutare quale sia la modalità di miglior pratica clinica aggiornata per questo paziente…
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