La Corte di Appello in riforma della sentenza del Tribunale impugnata dal Pubblico Ministero, dichiara il dr. XY colpevole del reato ascritto di omicidio colposo e lo condanna alla pena ritenuta di giustizia in quanto, recatosi presso l'abitazione di un paziente che ne aveva richiesto l'intervento, nella qualità di medico operatore del 118 aveva operato con imprudenza, imperizia e negligenza perché, pure in presenza di sintomatologia che evocava una sofferenza cardiaca, non provvedeva al ricovero del paziente presso idonea struttura sanitaria malgrado la persistenza del dolore, omettendo altresì di verificare, mediante opportuna indagine, le condizioni pregresse e l'anamnesi familiare, risultata positiva per decessi causati da malattie cardiache, così provocando l'acuirsi della sofferenza cardiaca che si era aggravata nel corso della notte, con conseguente arresto cardiocircolatorio a seguito del quale si era verificato il decesso del paziente.